escursioni e cammini

La mia Sicilia a piedi. La storia di Massimo

Oramai cammino lungo le strade polverose della Sicilia da almeno 10 giorni. Sono esausto ma felice. Anche se la solitudine , improvvisamente , comincia a farsi sentire. Non vedo mio figlio oramai da 12 giorni e a tratti mi lascio sopraffare dalla nostalgia. La notizia buona e’ che sono in anticipo sulla mia tabella di marcia di 3 ore almeno. Giungo fluidamente in provincia di Trapani. Nei prossimi giorni , se rispetto la mia tabella di marcia , dovrei essere a Palermo. A farmi compagnia il mio inseparabile zaino ed un randagio che oramai mi segue fedelmente da almeno 2 km. Sono partito all’alba da San Vito lo capo a Scopello. Fa caldo…molto caldo. Ci sono dei ragazzi del luogo che seguono il sentiero della riserva dello zingaro…io no. Troppo turistico , penso . Da qualche tempo i sentieri preferisco tracciarli. E poi un fuori pista riserva sempre sorprese. Ed allora , una volta entrato nella riserva , mi lascio alle spalle gli ultimi bagnati e cambio strada…qualcosa di buono uscirà, penso . Mi lascio guidare dall’istinto e da una bussola da 5 € comprata da dechatlon. Sono gli ultimi giorni di un’estate torrida.Trovo un cartello…c’è scritto frutta fresca. Ho avuto ragione. Qualcosa di buono e’uscito. Lo seguo fiducioso e mi ritrovo in un angolo di paradiso dove mi viene incontro Massimo , il padrone di casa , novello eremita del 21.mo secolo che mi offre una fetta di anguria e un po’ d’acqua della fonte dello zingaro. Cominciamo a chiacchierare come fossimo due vecchi amici seduti davanti al bar. La sua e’una storia che colpisce ed incuriosisce. Massimo e’ mezzo toscano ed e’l’unico abitante della  riserva dello Zingaro che , da settembre a Giugno si spopola totalmente. La sua casa è stata costruita da uno dei primi abitanti dello zingaro, un pastore di Castellamare, nel 1900. La casa odierna era infatti una stalla e ne conserva ancora i tratti essenziali. Suo papà nel 1971 ha acquistato la casa, prima ancora che diventasse una riserva, nella speranza di potervi costruire una casa vacanze.

Nel 1980, a seguito di una forte protesta degli ambientalisti, supportata da “i figli dei fiori del Nord Europa” che amavano la riserva dello Zingaro (allora luogo prediletto per gli amanti del nudismo) divenne la Riserva orientata che noi tutti conosciamo.
Massimo mi racconta che e’ innamorato di questo luogo. Vi entrò per la prima volta nel 1976 e ne rimase folgorato .Da piccolo, con il papà e Gaspare, il suo fratello maggiore, andavano a pesca e a caccia. Organizzavano feste e si godevano il paesaggio. Si stava in famiglia. Un po’ come abbiamo fatto noi oggi. Mi sento meno solo. Riprendo il mio zaino , lo abbraccio e lo saluto. Come fossimo due vecchi amici.