“A Ventotene, per 10 mesi l’anno , quando dalle navi sbarca qualche turista è sempre un evento”. Bastano queste poche parole di Pietro, che sull’isola pontina ci vive da ben 47 anni, per farsi un’idea della meta della nostra prossima escursione. Perché Ventotene e’molto più di una piccola isola ubicata a poche decine di migliaia da Ischia. Ventotene ha una dimensione spirituale che va ben oltre la sua limitata estensione geografica. In quest’isola si sono susseguiti eventi storici che hanno scritto la storia della nostra Nazione, a partire dai romani, fino ad arrivare agli anni di piombo passando per i Borbone. Non a caso a Punta Eolo, sul versante nord ovest dell’isola, è possibile visitare I resti di una splendida villa romana, villa Giulia, la cui posizione, dimensione, fattezza potrebbero far pensare ad una dimora idilliaca, mentre in realtà ha rappresentato la prigione dorata di Giulia, figlia dell’imperatore Augusto, che proprio sull’isola fu mandata in esilio per 5 lunghi anni. Il nostro itinerario prosegue passando per il porto romano e ci conduce a piazza Chiesa da dove raggiungeremo il castello, oggi sede del Municipio di Ventotene, dove visiteremo il sottostante Museo Archeologico. D’obbligo una sosta a Cala Nave, una splendida spiaggia bagnata da un mare color cobalto che si affaccia sull’isola di Santo Stefano. Dalla spiaggia saliremo fino al sistema di cisterne risalenti all’epoca romana che serviva per garantire all’isola un adeguato approvvigionamento idrico, dato che l’isola è priva di sorgenti adeguate. Un capitolo a parte merita il carcere di Santo Stefano, un penitenziario oggi non più in uso le cui mura raccontano storie di avventure e rivolte che hanno fatto la storia dell’Italia. La visita al carcere e’condizionata dalle condizioni del mare (sull’isola non sono presenti approdi) e dalla disponibilità dell’associazione che ne cura i transfert.
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